Lunedì 20 dicembre in Good Samaritan Mission hanno festeggiato l’arrivo di un nuovo nato!
Vikhy Gowda e Pooja Nayak annunciano la nascita del loro primo figlio.
La loro storia racconta molto della GSM. Vikhy è il figlio minore di Mami Sangeeta, la donna che da quasi 25 anni aiuta Peter Paul Raj nella gestione della missione e in particolare della Silvano Niwas, la casa dove alloggiano bambine e adolescenti. Quando Sangeeta ha cominciato a seguire Peter nel suo impegno verso i bambini che popolano le slum-areas e le stazioni di Mumbai, Vikhy aveva appena due anni.
Pooja invece è arrivata in GSM con il fratello minore Raul nel 2008. Ancora bambini avevano perso da poco la madre e vivevano con il papà adottivo in una baracca sudicia. L’uomo aveva chiesto a Peter Paul di accogliere i bambini, permettendo loro di frequentare la scuola. Così Pooja e Raul si sono inseriti a meraviglia nella comunità di coetanei, rassicurati dal padre che non ha mai fatto mancare la sua presenza. Il genitore, scomparso nel 2019 dopo una vita di stenti, lavorando come facchino a Dadar Station, ha fatto appena a tempo ad assistere alle nozze di Pooja con Vikhy, e al cammino scolastico dei figli: Pooja si è diplomata, mentre Raul frequenta l’ultimo anno dell’università.
Vikhy e Pooja si sono fidanzati otto anni fa, la loro è la storia di un amore nato tra le mura della missione e cresciuto negli anni fino al matrimonio, celebrato nel 2019 fa in occasione del 25° compleanno della Good Samaritan Mission.
Adesso vivono ancora in missione e per questo la nascita del loro primogenito è stata accolta con una grande festa, coronamento di un amore sbocciato quando i ragazzi erano appena adolescenti.
Sarà certamente un Natale più bello per bambini, adolescenti e adulti che vivono in missione.
Facciamo i nostri più sentiti auguri ai neo genitori.
3 risposte su “Un nuovo nato in GSM, così il Natale è più bello”
Anche per me Vikhy e Pooja sono persone particolarmente significative. Ho conosciuto Vikhy che era una scimmietta di circa due anni e si arrampicava ovunque. Vivacissimo e disubbidiente, si riposava solo in braccio a Peter Paul. Finii per mettere la sua foto come copertina al primo libro che scrissi … Pooja invece trascorse con me un indimenticabile primo dell’anno di un anno molto lontano: aveva una febbre altissima e io ero l’unica persona adulta alla G S M . Non sapevo che fare, le mettevo pezzuole bagnate sulla fronte e speravo che Peter Paul, che era in ospedale con un altro ragazzino o Sangeetha, che ancora aveva un’altra situazione seria da seguire, mi chiamassero. Finalmente P P lo fece e con due pastiglie ( contro la malaria) la febbre si abbassò . Scoprire che proprio quella bambina è diventata la moglie di Vikhy mi ha fatto tanto piacere. La nascita del loro figlio mi fa sentire un po’ “ nonna”.
E’ un ricordo bellissimo.
Grazie per averlo condiviso.
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