Nonostante l’emergenza Covid, nonostante il lockdown, in Good Samaritan Mission la vita scorre come un fiume gentile e al tempo stesso impetuoso. I bambini di ieri raggiungono oggi l’indipendenza ed è emozionante vederli crescere non solo ad ogni viaggio annuale, ma attraverso le videochiamate settimanali.
Il 26 novembre abbiamo festeggiato il matrimonio di Pinky, una giovane donna di 22 anni, che dopo le scuole superiori ha trovato lavoro come commessa in un negozio di abbigliamento in un centro commerciale. La stabilità economica, l’amore nei confronti di Ravi, un ragazzo conosciuto a scuola, anche lui occupato in una azienda subito dopo gli studi, hanno accelerato le nozze, in controtendenza, proprio nell’anno della pandemia.
Ho conosciuto Pinky a dicembre di sedici anni fa. Era una bambina di nemmeno sei anni. In Good Samaritan Mission ci era arrivata dalla strada col padre, unici sopravvissuti di una famiglia sfortunata. L’arrivo a Vikhroli in missione mi aveva fatto pensare agli ultimi superstiti dopo una catastrofe. E’ un’immagine che ricorre questa. Il padre malato era stato ospitato in VJ Ashram, la casa dei moribondi e dei malati psichici nullatenenti e con un passato sbiadito tra i binari delle stazioni. La figlioletta era stata alloggiata nella quasi attigua Silvano Niwas – la casa delle bambine. Una fortuna, l’ultimo atto d’amore di un uomo che consegnando la figlia in mani sicure, aveva infine ceduto alla morte.
Pinky in GSM ha costruito delle amicizie solide, un rapporto profondo con Sangeeta e Peter Paul. Un anno e mezzo fa aveva lasciato la Silvano Niwas per andare ad abitare con Kalpana e le sue tre sorelle, un nucleo di ragazze lavoratrici e autonome, che in GSM erano cresciute e avevano cambiato il loro destino (altra storia che, a breve, merita di essere raccontata).
Pinky – a differenza di tante altre ragazze – non ha celebrato un matrimonio combinato. Ravi lo ha conosciuto, frequentato e poi sposato con la benedizione di mami Sangeeta e di Peter Paul. La sua famiglia non è abbiente ma vive dignitosamente nella speranza di un futuro migliore per i figli, lontano dalla fame e dalla miseria degli slum.
A Pinky e Ravi auguriamo tutto il meglio possibile. Covid permettendo, l’anno prossimo andrò a trovare anche loro, portando gli auguri di tutti gli amici italiani. (Alessandro Leone)
6 risposte su “Fiori d’arancio in GSM”
Evviva!!!! Sono davvero felice per lei 🙂 le auguro tanta felicità e amore.
Mi commuovo e sono felice per quanto leggo. Spesso la vita ci regala tanto quando meno ce lo aspettiamo!
Un augurio speciale a questa bellissima coppia che ha trovato la propria felicità in una scuola che é amore!
Che gioia leggere queste parole che raccontano di vita e di passione per la vita!!!! Proprio in momenti così particolari e difficili accendono un lume di speranza!! Un abbraccio alla nuova famiglia!
Sono contenta per Pinky! Ha raggiunto la stabilità economica ed un matrimonio nato dall’amore, pur essendo cresciuta nella prima infanzia in condizioni tanto difficili. La felicità, che spero duratura, per questi giovani sposi, è uno dei tanti miracoli sociali determinati dalla GSM . Cerchiamo di continuare a sostenerla!
Mi ricordo Pinky, i suoi primi giorni quando era arrivata in Missione, la sua nuova casa, i suoi nuovi fratelli, la scuola. Nel mio cellulare conservo ancora le sue foto da bambina, durante una gita in piscina con tutta la GSM, era davvero felice, finalmente spensierata. Pinky ha conservato il suo sorriso in tutti questi anni. È stata una grande emozione vederla piangere di gioia, i giorni scorsi per il suo matrimonio.
Grazie davvero a tutti coloro che contribuiscono a fare in modo che questo ed altri sogni si possano avverare.
Che meraviglia!! Grazie per condividere